Escursioni e natura

Escursione Via Stockalper Valle Divedro

Da Iselle di Trasquera a Varzo e Domodossola

L’escursione Via Stockalper Valle Divedro, da Iselle a Varzo e Domodossola passando per Trasquera, è una vera chicca in un ambiente sud-alpino affascinante. L’interessante ma impegnativo percorso che attraversa la Valle Divedro, attraversata anche dalla ferrovia, è stato ripristinato grazie al progetto Interreg TVA.

L'escursione piena di Italianità può essere percorsa in tappe giornaliere o parziali dai punti di partenza delle stazioni ferroviarie di Iselle di Trasquera, Varzo, Preglia e Domodossola. Il RegioExpress vi porterà comodamente da Berna al punto di partenza del vostro viaggio.

Descrizione del percorso

Tappa Iselle di Trasquera–Varzo

  • 3 ore Percorrenza
  • 8 km Percorso
  • T2 (escursione di montagna) Grado di difficoltà
  • contrassegno rosso-bianco Segnaletica

Dalla stazione di Iselle di Trasquera percorrere un breve tratto in direzione nord sulla strada del Sempione. A destra, al di sopra del portale della galleria del Sempione, un sentiero a gradini s’inerpica ripido e lentamente scompare al di sotto la stazione di Iselle. Passando per Pianezza e percorrendo le storiche mulattiere all’ombra dei boschi si raggiunge Chiezzo, un’incantevole frazione nella parte inferiore della terrazza sulla Valle di Trasquera con un panorama mozzafiato e magnifici alpeggi. Il sentiero sale ancora un po’ fino a Trasquera; nel complesso il dislivello è di circa 460 metri. All’uscita del paese, in direzione Varzo, troneggia la chiesa con il cimitero da cui si gode una magnifica vista su Varzo e sull’intera Valle Divedro.    

La discesa si svolge sui numerosi tornanti della storica mulattiera lastricata della «Via del Brocc» attraverso il bosco fino a Varzo. Fino alla costruzione della strada, nel 1961, questo era l’unico collegamento con Trasquera. Alcune cappelle formano una Via Crucis tra la chiesa di S. Giorgio a Varzo e quella dei Santi Gervasio e Protasio a Trasquera. Il sentiero si sviluppa al di sopra di quella che, con i suoi 3 km, è probabilmente la galleria elicoidale più lunga d’Europa sulla linea del Sempione.   

Tappa Varzo–Domodossola

  • 6 ore e 45 minuti (Varzo–Preglia 4 ore e 15 minuti) Tempo di percorrenza
  • 19 km o 13 km per Preglia Percorso
  • T2 (salita Ponte dell’Orco brevi tratti non curati T3, escursione di montagna impegnativa) Grado di difficoltà
  • contrassegno rosso-bianco (in parte anche blu) Segnaletica

Dalla stazione di Varzo, attraversare il parcheggio e percorrere il piccolo parco. In Via Sempione, brevemente a sinistra, poi a destra sulla mulattiera lastricata tra le case. Su Via Fontana, svoltare a destra. All'altezza del torrente, imboccare il breve tratto di mulattiera sotto la strada. Nel centro di Varzo, salire fino alla chiesa. Dietro la chiesa, seguire le indicazioni per Riceno. Qui, per circa 250 m, si prosegue su Via Novara superando la cappella. Dopo il ruscello, scendere a destra attraverso i gradini della frazione. Raggiungere la massicciata della ferrovia e seguirla nel bosco.

Tornati sulla strada, 50 m in discesa, prima del sottopassaggio, si gira a sinistra sulla vecchia discarica. Proseguire attraverso i ruderi di Campaglia seguendo le indicazioni bianche e rosse. Proseguire attraverso il sottopassaggio fino all'incrocio con la strada. Scendere per un breve tratto sull'ampia strada, quindi attraversare il ponte sul lato destro della Diveria. Prima sulla strada naturale, poi sul sentiero forestale via Ponte Nuovo (vecchio ponte ad arco, discesa verso la zona balneare sulla sinistra). Proseguire sul lato destro del fiume fino al Ponte dell'Orco (passerella sospesa), attraversarlo. Dopo un tratto sulla strada principale, si sale a sinistra in un anello prevalentemente su mulattiere attraverso i attraverso le frazioni del comune di Crevoladossola.

Dopo il ponte di Napoleone, tornati sul lato destro della Diveria, il sentiero sale su gradini di pietra e supera la strada principale, superando cappelle nel bosco fino a Bosco e Canei. Attraverso il bosco si arriva a Monte e a Mocogna. Alle prime case con la fontana si gira a destra seguendo le indicazioni. Attraversare il Rio Deseno e poi il ponte stradale sulla Bogna. Dopo circa 250 m sulla strada, girare a sinistra sul sentiero e seguire le indicazioni per il centro fino alla stazione ferroviaria di Domodossola.

Ponte dell'Orco–Domodossola T3 – consigliato agli esperti

  • 3 ore Percorrenza
  • 7 km Percorso
  • T3 (salita esposta all'inizio su un sentiero stretto) Grado di difficoltà

Continuare dritto al Ponte dell'Orco (non attraversare il ponticello). Alla fine della galleria, salire a destra e fare circa 150 metri indietro. Poi girare a sinistra oltre una piccola trincea. Segue una ripida salita su un sentiero stretto ed esposto (280 metri di dislivello). Il sentiero sbocca in un sentiero più largo. Scendere a sinistra fino alla stradina asfaltata. Percorrere questa strada per circa 100 metri verso destra (qui è possibile scendere alla stazione ferroviaria di Preglia tramite Canei). Alla biforcazione, continuare dritto, passando oltre Alpe Curtavallo lungo il pendio. Quando si raggiungono le prime case di Mocogna, girare a destra seguendo i segni del sentiero. Attraversare il Rio Deseno, attraversare il paese e attraversare la Bogna sul ponte stradale. Dopo circa 250 metri sulla strada, svoltare a sinistra sul sentiero seguendo i segni, attraversando il centro e la città vecchia fino alla stazione ferroviaria di Domodossola.

Importante:

La variante Ponte dell'Orco–Domodossola non è consigliabile durante o dopo le piogge. La variante principale via Crevoladossola è meno ripida e quindi più facile e sicura da percorrere.

Mocogna–Sacro Monte–Domodossola

  • 1 ora e 30 minuti Percorrenza
  • 5 km Percorso
  • T1 Grado di difficoltà
Presso il ponte stradale di Mocogna, procedere per 150 metri lungo Via Giuseppe di Vittorio in direzione del centro città. Svoltare a sinistra sul sentiero che sale verso Vagna. Abbandonare il borgo verso sud. Alla curva della strada, salire a destra sul sentiero che porta a Croppo. Seguire il sentiero escursionistico (D00) passando per Zoncalina e Premonte fino al Calvario. Scendere lungo il sentiero lastricato delle stazioni della Via Crucis fino a Domodossola. Percorrere Via Matterella e la Via Rosmini (senza auto) fino al centro della città.

Disponibilità di sentieri escursionistici Oggi (Martedì) aperto

Il sentiero è accessibile da aprile a novembre.

In inverno è necessario tenere conto delle condizioni meteorologiche attuali, in particolare dei tratti ghiacciati del sentiero.

Località lungo l’itinerario

Il paese di Iselle di Trasquera

Questa piccola ma famosa località di confine è composta da due parti, la parte della stazione con il portale del Traforo del Sempione (lunghezza della galleria: 19,803 km) e un po’ più avanti la strada del passo che porta verso il paese vero e proprio. 

Nel settembre 1800 Napoleone ordinò la costruzione di una grande strada militare attraverso il Sempione; i lavori durarono cinque anni e fu la prima strada carrozzabile d’alta montagna. Nel 1805 venne organizzato un servizio postale e nel 1808 iniziò il transito delle diligenze. A Iselle sorse il rifugio per i viandanti e per il cambio di cavalli. Quando nel 1888 iniziarono i lavori per il traforo del Sempione, Iselle si animò di molti forestieri giunti per ammirare il principio della colossale opera e gli operai che lavoravano per realizzarla.   

Il paese di Iselle è stato protagonista delle manifestazioni italo-svizzere per la commemorazione della strada «Napoleonica» e, nel 2006, per il centenario della galleria del Sempione.

Il paese di Varzo

Molti piccoli villaggi nella Val d’Ossola rappresentano passaggi e collegamenti tra l’Italia e la Svizzera. Lo stesso vale per Varzo nella Valle Divedro sulla strada statale che collega Domodossola al passo svizzero del Sempione. 

Il nome Varzo ricorda la parola celtica «Vargo» e costituisce quindi simbolicamente il varco che la località rappresenta nella stretta valle tra massi rocciosi quasi verticali.

Un passato di conquiste e dispute di confine ha segnato per secoli la piccola località di Varzo. Tra i luoghi storici d’interesse vanno citati l’imponente torre in granito vicino al municipio, il Museo archeologico, la chiesa parrocchiale di S. Giorgio, il cui portale fu finanziato da Kaspar Stockalper, e le cappelle della Via crucis.

Le 53 frazioni sono sparse sui declivi assolati del Comune di Varzo. Una delle più famose è San Domenico, meta turistica molto apprezzata in inverno, grazie alla stazione sciistica più moderna del comprensorio sciistico della Val d’Ossola. Ma anche in estate le escursioni, le attività all’aperto per grandi e piccini e la cucina tipica fanno di quest’angolo di Piemonte a confine con la Svizzera una delle mete più visitate.

Il paese di Preglia

Preglia è una delle cinque località principali (Caddo, Preglia, Crevola, Oira e Pontemaglio) del Comune di Crevoladossola. Le località furono raggruppate con Regio Decreto nel 1928. Il Comune si dirama dai confini di Domodossola in direzione dell’imboccatura delle Valli Antigorio e Divedro.  

Preglia, l’antica Predelia, si incunea tra Caddo e Crevola e ospita la stazione e numerosi edifici nuovi; è diventata la frazione più popolosa di Crevoladossola. La chiesa parrocchiale a tre navate dei SS. Stefano e Antonio Abate risale al 1611; nel 1755 fu unita alla parrocchia di Caddo. 

Città di Domodossola

Fiorente città ai piedi del Monte Rosa

Domodossola è il centro di un’intera regione: Domus Ossulae, ossia casa degli Ossolani, è il nome che già i Romani avevano attribuito alla città ai piedi delle Alpi. Dalle valli laterali e dalle Alpi i contadini arrivano al mercato per proporre le loro merci. Domodossola è ubicata nella valle del fiume Toce a un’altitudine di appena 270 metri sopra il livello del mare e, allo stesso tempo, ai piedi del massiccio del Monte Rosa alto oltre 4600 metri. Lì dove lo sguardo nelle strette viuzze si apre verso il cielo è possibile scorgerle le alte montagne.    

Il percorso nella parte esterna dalla città ai piedi del monte è contrassegnato con simboli solari e in un quarto d’ora permette di raggiungere la Via crucis. Gli uccellini cinguettano nei fichi e nei castagni, le lucertole corrono sui muri in pietra. Quasi ad ogni curva ci attende una piccola cappella finché non raggiungiamo le due cappelle più grandi dedicate alla morte di Gesù e alla sua sepoltura: questo percorso di pellegrinaggio aveva lo scopo di narrare alla popolazione il percorso della Passione di Cristo. I lavori furono iniziati nel 1656 e successivamente si aggiunsero continuamente nuove costruzioni. Stockalper scelse il Monte Calvario come il suo luogo di esilio (1679-1685). Oggi il Monte Calvario, insieme ad altri otto Sacri Monti del Nord Italia, fanno parte del patrimonio dell’Unesco.      

Cenni storici

Il tratto della Via Stockalper faceva parte della rotta commerciale tra la Svizzera e l’Italia. Kaspar Jodock Stockalper (1609-1691), fece costruire a suo tempo la mulattiera che attraversava il Sempione rivitalizzando in tal modo il traffico commerciale tra il nord e il sud dell’Europa. Nel 1634 ottenne il monopolio per il servizio postale tra Milano e i Paesi Bassi che durò per ben 170 anni. Dopo essere caduto in disgrazia, Kaspar Stockalper si ritirò sul Sacro Monte Calvario, sopra a Domodossola, e contribuì alla realizzazione dell’odierno patrimonio dell’UNESCO.   

Escursione guidata

Due giornate di trekking

Nel primo giorno di questa magnifica escursione si attraversano gli assolati alpeggi sopra a Varzo. Pernottamento nel rifugio di montagna Rifugio Crosta, dove Marina e Enrico, i simpaticissimi gestori del rifugio, sanno bene come deliziare i propri clienti e offrono loro un ambiente piacevole. Nel secondo giorno di escursione si attraversa il Passo della Colmine verso Foppiano, Mozzio e Crodo dove si può riprendere l’autobus nel pomeriggio per tornare a Domodossola. Volendo si può inserire anche l’Alpe Genuina e allungare l’escursione di 3 km.  

Dati tecnici

1° giorno: Dislivello: in salita ↑ 1225 m, in discesa ↓ 0, lunghezza 6,5 km, tempo di camminata ca. 5 ore

2° giorno: Dislivello: in salita ↑ 420 m, in discesa ↓ 1600, lunghezza 13,5 km, tempo di camminata ca. 7 ore 

Lingue

Tedesco e italiano

Prezzi

  • € 170 Escursione di mezza giornata fino a 4 ore (dalle 09:00 alle 13:00)
  • € 270 Escursione giornata intera fino a 8 ore (dalle 09:00 alle 17:00)

 

Sovrapprezzo per ogni ora supplementare: EUR 25.00 

 

Prezzi in EUR, IVA inclusa / prezzi soggetti a variazioni

 

Richieste e prenotazioni su: mayer.susanne@libero.it

Contatto

Note

I sentieri sono ben segnalati (con cartelli e contrassegni rosso-bianco). Ogni tanto serve dare un’occhiata di lato per individuare la segnaletica. Le condizioni dei sentieri corrispondono a quelle dei sentieri alpini svizzeri e attraversano in parte una fitta vegetazione, che viene sporadicamente tagliata. La manutenzione dei sentieri è di competenza dei comuni; BLS non può fornire alcuna garanzia né assumersi responsabilità in merito. Il sentiero è stato ripristinato con l’aiuto dell’associazione Sentieri Ossolani.

Questa pubblicazione viene cofinanziata dall’Unione Europea, dal Fondo europeo di sviluppo regionale, dallo Stato italiano, dalla Confederazione svizzera e dai cantoni nell’ambito del Programma di cooperazione Interreg V-A Italia-Svizzera.

 

Riguardo alle restanti tappe della Via Stockalper; collegamento in auto-postale Gondo–Iselle:

Consiglio BLS

  • Mercato a Domodossola: ogni sabato dalle ore 08:30–14:30 
  • Officina del cioccolato giunta alla terza generazione: rossetto, cassetta degli attrezzi o tavolozza in cioccolato – idee regalo perfette.   
  • La Casa dei Ravioli Casa dei Ravioli è un laboratorio di pasta fresca tradizionale al centro della città. Rifornisce ristoranti con pasta fresca in oltre 80 formati. Acquisto diretto nel negozio attiguo al laboratorio.   

Come arrivare

I punti di partenza delle escursioni di Iselle di Trasquera, Varzo, Preglia e Domodossola si raggiungono comodamente con il RegioExpress di BLS.

3 commenti 4.5 di 5 stelle

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